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Promozione della lettura e comunicazione empatica. Il ruolo delle Biblioteche

a cura di Caterina Zotti
Direttore del Polo Bibliotecario Agrario
Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Desidero evidenziare quanto emerso dall’esperienza di promozione della lettura realizzata nell’ambito del Progetto “equiLibri”, di cui sono ideatrice e responsabile. Il Progetto ha trovato attuazione nel corrente anno presso la Biblioteca Centrale di Agraria, allo scopo di favorire l’avvicinamento affettivo ai libri quali strumenti educativi nel processo comunicativo.
Il Progetto offre importanti spunti di riflessione sul ruolo della narrativa nello sviluppo dell’empatia: nella sua imitazione della realtà, l’opera letteraria può potenziare le nostre capacità di comprensione del mondo, favorendo una migliore attitudine a percepire ed interpretare le emozioni proprie e altrui, come avvalorato da Keith Oatley in “Fiction: Simulation of Social Worlds” (Trends in Cognitive Sciences, 2016).
Esplorare la vita interiore dei personaggi e, conseguentemente, introiettare frammenti della coscienza dell’autore nel proprio libro induce, infatti, un processo di comprensione ed immedesimazione da parte del lettore: la lettura si attua attraverso l’incontro di due universi di valori, quello dell’autore e quello del fruitore, tra i quali si instaura un rapporto di interazione dialettica.
Le biblioteche accademiche, da tempo orientate al sociale, sono istituzioni deputate alla divulgazione della conoscenza ed alla promozione della lettura sul Territorio, anche per contrastare un’insidiosa disaffezione che interessa frange della popolazione giovanile e adulta.
Tra le diverse alternative percorribili, la promozione della lettura ad alta voce è apparsa la più idonea al conseguimento delle finalità educative sopra espresse, qualificandosi quale potente strumento di coinvolgimento emotivo, realizzato in piena libertà e senza costrizioni, perché "il verbo leggere non sopporta l'imperativo" (D. Pennac: Come un romanzo, 1993). Si tratta di una strategia fortemente trascinante, in quanto si realizza attraverso la mediazione di un lettore abituale e consapevole, capace di connettersi con il mondo interiore di chi ascolta, offrendo in dono il proprio sentire, in un rapporto di compartecipazione empatica: l’autenticità del sentire, dispiegandosi in un’esperienza di comunicazione affettiva, genera nei destinatari il desiderio di ripeterla. E’ una pratica, altresì, efficace, poichè è capace di far emergere la voce interna del testo, attraverso l’impiego di tecniche mutuate dall’attività teatrale: il trasferimento delle emozioni si sostanzia di una valenza comunicativa maggiore se accompagnato da una gestualità e da una mimica accurata, componenti essenziali nel processo partecipativo di coinvolgimento empatico. In quest’ottica, il lettore/mediatore diviene parte attiva e produttore di senso, in un processo di riscrittura perpetua del testo, in cui il contenuto si sposta dalla pagina scritta alla sfera del sé, consegnandolo, potenzialmente, ad ulteriori, diverse, esistenze.
Un’esperienza interiore, che nel contesto bibliotecario non può esimersi da logiche formative di condivisione, al fine di offrire alle nuove generazioni una preziosa opportunità per sperimentare in maniera spontanea il conclamato piacere della lettura.

Angelo Vacca, MD, PhD

Professor of Medicine
Department of Biomedical Sciences and Human Oncology
Chief Clinica Medica "G. Baccelli"
University of Bari Medical School
I-70124 BARI (Italy)

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