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Lupus eritematoso sistemico: novità e controversie

a cura di Marina Basile

Sono più di 60 mila in Italia le persone colpite da lupus eritematoso sistemico (LES), con una prevalenza nelle giovani donne a partire dai 15 anni. Il lupus è una malattia autoimmune con tendenza alle recidive. Senza una diagnosi precoce ed un adeguato trattamento, determina un rapido deterioramento della funzionalità di organi ed apparati. Se ne è parlato diffusamente e con grande professionalità e specificità a Bari, all’Hotel Villa Romanazzi, nel corso del convegno ‘Lupus eritematoso sistemico: novità e controversie’.

I relatori, tutti di elevato prestigio, hanno realizzato un ricco programma scientifico per un aggiornamento a tutto campo sulla diagnosi e terapia delle diverse manifestazioni di malattia. Hanno presentato, infatti, un ampio programma scientifico che ha consentito al numeroso pubblico, costituito da internisti, immunologi, reumatologi, nefrologi, cardiologi, neurologi e dermatologi, un aggiornamento a tutto campo sulla diagnosi e terapia delle diverse manifestazioni di malattia.

Il convegno è stato moderato dal chiarissimo Angelo Vacca - Prof. Ordinario Medicina Interna e Direttore UOC Medicina Interna UOC Medicina Interna Univ. “Guido Baccelli” – Policlinico Univ. di Bari, nonché candidato al ruolo di rettore per lo stesso Ateneo, che ha anche dato avvio ai lavori. Dopo di lui sono intervenuti: Matteo Piga – Medico Reumatologo UO Reumatologia Univ. Cagliari - Policlinico Univ. Monserrato di Cagliari; Marcella Prete - Medico Internista UOC Medicina Interna Univ. “Guido Baccelli” – Policlinico Univ. di Bari; Armando Gabrielli - Prof. Ordinario di Medicina Interna e Direttore clinica medica Az. Ospedaliera Univ. “Ospedali Riuniti”; Ancona Federico Perosa - Prof. Ordinario di Reumatologia DAI Medicina Interna e Specialistica Medicina Interna – Univ. Studi di Bari; Andrea Doria - Prof. Ordinario di Reumatologia e Direttore clinica Reumatologica Az. Ospedaliera Univiversita’ degli Studi di Padova; Luca Pretricca - Medico Reumatologo UOC Reumatologia - Lupus Clinic - Complesso integrato Columbus - Università Gemelli Roma; Amato De Paulis - Direttore Clinica Medica Clinica Medica ed Immunologica - Università Federico II di Napoli; Fulvia Ceccarelli - Medico Reumatologo Azienda Policlinico Umberto I - Università «Sapienza» di Roma; Vito Racanelli - Prof. Associato Medicina Interna UOC Medicina Interna Univ “Guido Baccelli” - Policlinico Univ. di Bari; Giacomo Emmi - Medico Immunologo Az. Ospedaliera Univ. Careggi di Firenze; Angelo Ferrantelli - Responsabile della U.O.C. Di nefrologia e dialisi Az. Ospedaliera Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo; Giovanna Cuomo - Professore Associato Università degli Studi della Campania “Luigi Vanviteli” Napoli.

Organizzatori dell’evento: Giuseppe Corbetta Direttore di Business Unit Specialty Care GSK Italy; Villiam Zamboni Direttore Medico Specialty Care GSK Italy

Nel corso del convegno è emerso che il Lupus è una frequente malattia, eterogenea, autoimmune e cronica con interessamento di molti organi e con decorso clinico variabile, rappresentato da fasi di quiescenza e da riprese di malattia (“flares”). È legata a un errore del sistema immunitario che produce anticorpi (chiamati autoanticorpi) che si scatenano contro cellule dello stesso organismo. Questo meccanismo può portare a danni irreversibili a tessuti e organi fondamentali come i reni, il cuore e il cervello.

Più frequente nelle donne, il lupus può colpire vari distretti anatomici del corpo umano: nelle forme più lievi, si limita a causare l'infiammazione di pelle e delle articolazioni; nelle forme moderate, si estende al sangue, al cuore, ai polmoni e ai reni; infine, nelle forme più severe, è fonte di danno per gli organi già colpiti e, in più, intacca il sistema nervoso (cervello in particolare).

Le precise cause del lupus sono sconosciute; tuttavia, gli esperti sono propensi a pensare che questa malattia autoimmune sia il risultato di una combinazione di fattori genetici, ormonali e ambientali.

La diagnosi di lupus eritematoso sistemico non è semplice; richiede, infatti, numerosi esami, soprattutto di laboratorio, in quanto la condizione è responsabile di sintomi non sempre specifici.

Attualmente, il lupus è una malattia ben curabile: le persone che ne sono affette possono contare su diversi trattamenti sintomatici, che permettono un ottimo controllo della malattia.

La cura del LES è divenuta una sfida per i diversi specialisti che se ne occupano perché ogni paziente può presentare diverse manifestazioni ed avere diverse risposte alle terapie. Da qui nasce la necessità di competenze multidisciplinari per la gestione del malato. Studi e dati recenti, infatti, hanno messo in luce la necessità di gestire il paziente affetto da LES attraverso un’esperienza clinica condivisa tra reumatologi/internisti ed altri specialisti di riferimento.

Al termine del convegno il Prof. Angelo Vacca ha dichiarato che nell’ottica di una formazione continua e mirata al benessere dei pazienti si è voluto organizzare un meeting sul LES, nel quale sono stati descritti i recenti progressi in tema di fisiopatologia e terapia con farmaci innovativi.

“Ne hanno tratto beneficio non solo i nostri giovani medici, gli specializzandi e gli studenti, ma è stato un momento di formazione e occasione di informazione sulle nuove terapie per le associazioni dei pazienti per tutti gli operatori del settore, perché l’attività di ricerca e di condivisione delle informazioni e dei risultati è fondamentale in campo medico – ha concluso Vacca”.

(Fonte: www.bariconnessa.it)

Angelo Vacca, MD, PhD

Professor of Medicine
Department of Biomedical Sciences and Human Oncology
Chief Clinica Medica "G. Baccelli"
University of Bari Medical School
I-70124 BARI (Italy)

Phone +39-080-5478057
Fax +39-080-5592189
e-mail angelo.vacca@uniba.it